Sagi Rei - La rinascita della dance dei 90's

Il vecchio successo di Gigi D'agostino riecheggia nelle TV di tutta Italia in una veste completamente nuova... il chitarrista israeliano Sagi Rei rivisita in acustico le disco hit del decennio scorso, ed è magia!

Vi propongo l'intervista che ha rilasciato per Kataweb Musica.

Per chi era "giovane" negli anni Novanta l'eroe del momento si chiama Sagi Rei (vero nome Sagi Reitan), 32enne cantante e chitarrista israeliano, in Italia dal 1989. Cosa ha fatto Sagi rei? Ha preso i migliori pezzi dance anni Novanta, come What Is Love? di Haddaway e Your Loving Arms di Billie Ray Martin, per rivisitarli in chiave acustica nel suo disco Emotional Songs. Il risultato è stupefacente: la sua versione di Rhythm Is A Dancer degli Snap, passata di radio in radio per tutta l'estate scorsa, ha fatto gridare al miracolo gli appassionati della dance commerciale e anche quei nostalgici che si erano già esaltati per la versione unplugged di Goldrake ad opera di Alessio Caraturo.
Ecco la tracklist di Emotional Songs:
1. Your Loving Arms (Billie Ray Martin)
2. All Around The World (Lisa Stansfield)
3. Freed From Desire (Gala)
4. Right In The Night (Jam & Spoon)
5. Rhythm Is A Dancer (Snap)
6. L'amour toujours (Gigi D'Agostino)
7. Show Me Love (Robin S)
8. Crayzy Man (Blast feat. V.D.C.)
9. Free (Ultra Naté)
10. Gypsy Rhythm (Raul Orellana)
11. What Is Love (Haddaway)
12. Wrap Me Up (Alex Party)

E adesso Sagi Rei si racconta a Kataweb Musica.

Per molti lei resta uno sconosciuto: qual è stato il suo percorso?
Ho sempre amato cantare. Sin da piccolo ho mostrato interesse per la musica, che in casa si ascoltava parecchio. Sono arrivato in Italia nel 1989, ho dovuto imparare la lingua per poi diplomarmi nel 1992. All'età di 19 anni mi esibivo in diversi locali della Lombardia, in formazioni unplugged o con soul band. Ho approfondito le mie doti studiando canto e a mia volta lo insegno da qualche anno.

Prima di Emotional Songs che rapporto aveva con la dance?
La dance music mi è sempre piaciuta, per lo meno una buona parte di essa. Gli anni Ottanta e Novanta mi hanno regalato forti emozioni nelle discoteche... Ho dei bei ricordi di quel periodo. Prima del mio album ho avuto modo di realizzare qualche pezzo dance con l'importante collaborazione di Fargetta e dei Brothers.

Rivisitare in chiave acustica le hit dance degli anni Novanta.

L'idea è nata dai miei produttori attuali, Diego Abaribi e Mauro Macolin. Ascoltandomi cantare e suonare alla chitarra una canzone poi inserita nell'album (L'amour toujours di Gigi D'Agostino, ndi) hanno pensato di presentare un mio demo a Max Moroldo della Do It Yourself.

In che modo ha scelto le canzoni di Emotional Songs?
Con Max Moroldo abbiamo selezionato i pezzi che potevano piacere di più, non solo in Italia. Tutte hanno una melodia fantastica e si sono adattate benissimo a una rivisitazione acustica. Questo a testimonianza che quando un brano è forte nella melodia può essere "vestito" musicalmente in più modi.

Le sue canzoni potrebbero essere definite "soft remix"?
Più che soft remix le definirei "soft remake", un arrangiamento acustico di pezzi dance. A testimonianza di questo devo dirti che il titolo originariamente pensato per l'album era Soflty Dance, ma tutti ci dicevano "sono delle versioni emozionanti" o "sentendole in questa chiave acustica mi sono emozionato" o "quanti ricordi...che emozioni". Così il titolo è diventato Emotional Songs, anche perché non volevamo che la parole "dance" ponesse limiti nell'ascolto.

Il suo nuovo pubblico già si aspetta un secondo album che racchiuda altri successi: ha intenzione di accontentarlo?
Sicuramente nel prossimo album inseriremo qualche altro pezzo dance rivisitato, ma punto a proporre pezzi originali scritti da me. E qualche altra sorpresa...

Che tipo di musica l'ha influenzata oltre alla dance?
Ho ascoltato e ascolto tanti generi, quelli che mi piacciono di più sono la black music, il jazz e il folk americano.

Nelle discoteche già spopolano i revival anni Novanta: avranno secondo lei lo stesso successo di quelli dedicati agli anni Ottanta e Settanta?
Secondo me sì, perché quel periodo vanta canzoni che non moriranno mai. Canzoni meritevoli di entrare nella storia della musica e che quindi potrebbero benissimo essere riproposte in un'altra chiave. O semplicemente restare nella memoria della gente. Prendi per esempio l'originale di una qualsiasi canzone che io ho rifatto nell'album: le ascolterai anche tra 50 anni, ne sono sicuro.

Suonerà dal vivo le canzoni di Emotional Songs?
Mi è già stato proposto di cantare nelle discoteche e ne sono felice, perché le canzoni del mio album sono nate proprio lì. Presto sarò impegnato in una tournée che mi porterà in teatri e contesti diversi, non solo in Italia.